Come già avvenuto per le Province di Trapani, L’Aquila e per la Regione Campania, l’ANBSC prosegue il ciclo 2023 di conferenze di servizi per l’assegnazione di beni immobili e terreni definitivamente confiscati alla criminalità organizzata all’esito di procedimenti penali e di prevenzione e attualmente destinabili.
All’odierna conferenza, concernente beni confiscati dai Tribunali della Lombardia e siti sul territorio della Regione Lombardia e della Provincia di Grosseto, convocata di concerto con il Prefetto di Milano Renato Saccone, alla presenza del sottosegretario all’Interno, on. Wanda Ferro, e degli esponenti della Magistratura e delle Forze di Polizia, hanno partecipato i rappresentanti dei soggetti potenziali destinatari dei beni, e per le Amministrazioni centrali dello Stato, l’Agenzia del Demanio.
All’esito dei lavori sono state acquisite manifestazioni di interesse, per finalità istituzionali, sociali o economiche, per 142 dei 186 originariamente proposti.
Le manifestazioni acquisite saranno sottoposte al Consiglio Direttivo dell’ANBSC per la definitiva destinazione.
“La grande attività che stiamo mettendo in campo su tutto il territorio nazionale per l’assegnazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata agli enti locali e alle realtà del terzo settore per avviare iniziative di utilità sociale o per realizzare presidi delle Forze dell’Ordine – ha commentato il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro – è un segno tangibile dell’impegno del governo Meloni nel contrasto alle mafie su tutti fronti. Grazie anche all’impulso del ministro Matteo Piantedosi c’è un grande sforzo dell’Agenzia nazionale guidata con grande capacità dal prefetto Bruno Corda per restituire alle comunità quei beni che le cosche hanno accumulato con le attività criminali a danno del territorio. Come Ministero dell’Interno stiamo lavorando molto sul rafforzamento dell’Agenzia, anche in termini di organici, e facendo rete tra istituzioni e realtà del terzo settore rovesciando con i fatti il racconto di inefficienza nella gestione dei beni confiscati. Ringrazio i prefetti dei territori interessati per la grande collaborazione e i sindaci che, spesso superando oggettive difficoltà, hanno offerto la loro disponibilità e presentato progetti di riutilizzo, ben comprendendo il grande valore simbolico dell’acquisizione di quei beni al patrimonio pubblico. Riveste inoltre grande importanza – ha concluso il sottosegretario Ferro – l’assegnazione diretta di beni ad enti del terzo settore per realizzare progetti di grande valore sociale, una strada che stiamo perseguendo con grande determinazione applicando per la prima volta le norme introdotte nel 2017 dal codice antimafia”.
L’Agenzia ha fornito, ai partecipanti, indicazioni sui fondi, nazionali ed europei, utilizzabili per finanziare i progetti di ristrutturazione degli immobili acquisiti ed ha messo a disposizione degli Enti locali un bando tipo per la successiva individuazione degli organismi del Terzo settore cui assegnare i beni.
È stata inoltre segnalata la possibilità di consultare sul sito istituzionale dell’ANBSC la Sezione “L’Agenzia supporta i Comuni” ove sono presenti e costantemente aggiornate notizie ed indicazioni operative relative ai beni confiscati.
Nell’occasione, essendo stata perfezionata l’istruttoria relativa alla procedura relativa all’istruttoria pubblica finalizzata all’individuazione di enti e associazioni cui assegnare, a titolo gratuito, i beni immobili confiscati in via definitiva, per la loro destinazione a finalità sociali sono state, altresì, sottoscritte n. 2 convenzioni, relative ad altrettante progettualità che interesseranno i territori della Liguria e della Lombardia.
Il primo progetto, che sarà realizzato dall’organismo Veneranda Compagnia di Misericordia, condiviso dal Comune di Genova e dal Ministero Giustizia DAP- Casa Circondariale Marassi, propone la realizzazione di una casa accoglienza per uomini in misura alternativa al carcere, ai sensi dell’ordinamento penitenziario, al fine di accogliere i detenuti per avviarli a vivere una realtà esterna al carcere in vista di future condizioni di autonomia abitativa e lavorativa. È prevista l’offerta anche di un accompagnamento socio educativo e un percorso di reinserimento socio lavorativo.
La seconda iniziativa, che sarà realizzata dall’organismo Fondazione Somaschi Onlus, condivisa dal Comune di Gorgonzola, propone un servizio di accoglienza residenziale, quale spazio di accoglienza residenziale per uomini in difficoltà. In particolare il progetto è rivolto a soggetti in condizioni di perdita di autonomia per problematiche socio-economiche, in protezione sociale in quanto provenienti da condizioni di sfruttamento, con problemi di dipendenza e/o grave marginalità e prevede azioni di accoglienza, sostegno educativo/psicologico, accompagnamento, sia di tipo educativo e formativo, anche ai fini dell’inserimento occupazionale, che di tipo legale. I progetti educativi saranno personalizzati, attivando anche strategie di connessione con il territorio.