Protocollo d’intesa tra l’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata e l’Università Mediterranea

Data:
30 Luglio 2024

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Questa mattina presso l’Aula Magna “A. Quistelli” dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria si è svolto l’incontro tra il Prefetto Bruno Corda, Direttore dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) e il Rettore prof. Giuseppe Zimbalatti dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria per siglare un importante Protocollo d’intesa, di collaborazione e di scambio scientifico in materia di beni confiscati alla criminalità organizzata.

In una regione come la Calabria, uno dei territori con la più alta concentrazione di beni confiscati alle mafie, l’Università e l’Agenzia convengono di stabilire un rapporto di collaborazione scientifica sui temi del riuso e valorizzazione dei beni confiscati per agevolarne la restituzione alla comunità e ai territori attraverso il loro impiego per scopi prioritariamente sociali o istituzionali.

L’interesse dell’Agenzia è la promozione con il mondo accademico di forme di collaborazione finalizzate, da un lato, allo sviluppo di ogni utile attività di analisi e di studio, funzionali e propedeutici alla gestione, valorizzazione, rigenerazione e riuso del patrimonio immobiliare di riferimento e dall’altro, a promuovere la ricerca e la formazione accademica sui diversi temi che, per qualità e quantità, possono rappresentare un’occasione strategica di rigenerazione urbana e di uso collettivo al servizio delle comunità.

Nel corso dell’incontro il Prefetto Corda, dopo aver ringraziato il Rettore e il Dipartimento per la disponibilità manifestata con la stipula dell’accordo ha dichiarato “Il Protocollo d’intesa siglato oggi assume grande importanza per l’Agenzia perché consente sia di avvicinare i giovani studenti universitari al tema della valorizzazione dei beni confiscati, così presenti in Calabria, ma anche di utilizzare le ricerche condotte dagli studenti medesimi per individuare progettualità utili al riutilizzo dei beni stessi. Infatti, il Protocollo d’intesa sottoscritto oggi può inserirsi in un contesto di collaborazione già avviata con la Regione Calabria con la quale l’Agenzia ha stipulato, in data 16 febbraio 2023, un accordo Istituzionale volto, tra l’altro, a supportare i Comuni nella predisposizione di progetti necessari per la valorizzazione dei beni confiscati. In quest’ottica, la lettura congiunta dei due documenti offre un indubbio valore aggiunto.”

Il Rettore Giuseppe Zimbalatti ha dichiarato “In questo senso la nostra Università, oltre al ruolo generale e universale di fare ricerca, assolve al suo compito di terza missione, di relazione organica con il suo contesto e territorio di pertinenza, mettendo a disposizione strutture, strumenti, professionalità e saperi ai diversi livelli: didattici, ricerca e di disseminazione finalizzati allo sviluppo sociale e civile, oltre che culturale della Regione.”

Il Sottosegretario all’Interno on. Wanda Ferro, con delega ai beni confiscati, ha evidenziato che “il governo Meloni sta dando grande impulso all’attività volta al riutilizzo a fini sociali e istituzionali dei beni confiscati alle mafie. In questo contesto riveste particolare importanza la collaborazione interistituzionale, che consente di dare maggiore efficacia alle azioni che il Ministero dell’Interno, con il ministro Matteo Piantedosi, mette in campo attraverso l’Agenzia nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata. La Calabria si conferma tra le regioni più attente e impegnate, a partire dal Protocollo sottoscritto con la Regione, ai rapporti intensi con le forze dell’ordine, gli enti locali, le realtà del terzo settore. L’impegno di una importante istituzione accademica come l’Università Mediterranea è di grande importanza, non solo perché consentirà di sviluppare nuove progettualità nel riutilizzo dei beni confiscati, ma anche perché testimonia una grande fiducia nel lavoro intrapreso, e la possibilità di creare nuove opportunità investendo impegno, ricerca e competenze”.

Responsabili scientifici del Protocollo d’Intesa sono per l’Agenzia la Dott.ssa Giuliana Cosentino, Dirigente della Sede Secondaria di Reggio Calabria e per l’Università i Proff. Archh. Ottavio Amaro e Rosa Marina Tornatora, coordinatori del Laboratorio di Ricerca Landscape_inProgress del Dipartimento Architettura e Territorio (dArTe).